Sicuramente avrai sentito parlare della quarta rivoluzione digitale o forse hai già raccolto informazioni in merito al Piano Nazionale Industria 4.0.
In quest’articolo proveremo a fornire qualche informazione in più, basandoci sull’esperienza acquisita, sul campo, in maniera diretta ed indirettamente tramite buona parte dei nostri clienti, relativamente a quanto previsto dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 .
In questo articolo non troverai l’ennesima definizione, di cui il web è pieno, né tantomeno troverai i 3, 5 o 7 segreti ninja senza i quali non potrai vivere ne fare Business. Ci piace essere chiari fin da subito.
In questo articolo, ci poniamo l’obiettivo di spiegarti in modo semplice, cosa serve per richiedere il credito d’imposta su mezzi d’opera, macchine operatrici ed attrezzature e quali sono i reali benefici dell’adeguamento con la tematica a bordo.
Il processo che ci ha portato a quella che è stata definita industria 4.0 ha avuto inizio nel 2000 con la diffusione dell’IoT (Internet collegata alle cose), portando la produzione industriale e la logistica ad essere del tutto automatizzate ed interconnesse.
Il nuovo Piano Nazionale Industria 4.0, si pone l’obiettivo di supportare ed incentivare le imprese ad investire in nuovi beni strumentali, funzionali alla propria attività ed in grado di accelerare il processo di trasformazione digitale dei processi produttivi. Il supporto alla Transizione Industria 4.0, viene fornito attraverso la possibilità di avvalersi del credito d’imposta che, a dirla tutta, è una vera iniezione per l’economia e lo sviluppo dell’impresa.
Ma, andiamo al dunque. Molti imprenditori si stanno chiedendo: quali beni possono realmente usufruire del credito d’imposta?
Il credito d’Imposta è usufruibile per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive localizzate sull’intero territorio nazionale. Per beni strumentali si intendono tutti quei beni fondamentali per lo svolgimento dell’attività stessa. Attenzione però, in questo caso non va considerato il mezzo intero, ma solo lo strumento che completa il mezzo e lo rende utile e produttivo all’impresa. Facciamo un esempio: nel caso di un compattatore utilizzato per la raccolta rifiuti, rientra nel Piano Nazionale Industria 4.0 e quindi, beneficia del credito d’imposta, ci piaccia o meno, la sola attrezzatura, non il telaio che la sostiene.
Le agevolazioni si differenziano in base alla tipologia di bene (in più c’è stato nel 2021 un innalzamento delle aliquote previste nel 2020):
- beni materiali (comma 189): agevolabili con bonus al 50% (fino ad Euro 2,5 milioni), 30% (oltre 2,5 milioni fino a 10 milioni) utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo(comma 189)
- beni immateriali(comma 190): agevolabili con bonus al 20% (fino ad Euro 1 milione) utilizzabile in 3 quote annuali di tale importo.
I beni di queste ultime due categorie sono elencati negli allegati A e B alla legge n. 232/2016.
Le nostre soluzioni dal 2018 sono conformi ai requisiti obbligatori richiesti dal Piano Nazionale Industria 4.0 per l’adeguamento di mezzi d’opera, macchine operatrici ed attrezzature adibite al carico/scarico merci.
Transizione 4.0 : uno sguardo anche alla Logistica 4.0
Il concetto di digitalizzazione e di automazione dei processi industriali legati all’Industria 4.0 ha aperto, di conseguenza, un altro scenario riguardante i processi logistici: stiamo parlando della logistica 4.0. L’introduzione della tecnologia ha permesso notevoli miglioramenti che si possono riassumere tramite l’analisi di tre fattori fondamentali:
- L’Automazione: i processi logistici 4.0 non prevedono, almeno per ora, in tutta la filiera, la totale automazione dei processi logistici, piuttosto spingono verso il giusto trade-off tra automatismi dettati dalla digitalizzazione, interconnessione e manualità, anche quest’ultima rivisitata, con nuove competenze gestionali.
- La Connessione: che riguarda principalmente le attrezzature che hanno la capacità di raccogliere dati e trasmetterli da remoto.
Nella filiera della Logistica 4.0, c’è anche il Trasporto, settore nel quale c’è una continua evoluzione ed interconnessione oltre che interscambio da uomo e macchina per mezzo delle più evolute soluzioni telematiche specifiche per la gestione della flotta, come quelle proposte dal nostro Team. Basti pensare alla comunicazione bidirezionale che c’è tra l’autista e l’ufficio traffico e/o tra mezzo, sede e sistema gestionale o di pianificazione delle attività.
- Il Potere Decisionale: sappiamo quanto difficile sia prendere decisioni quando si hanno poche informazioni a disposizione. Ecco perché, dal nostro punto di vista, uno dei vantaggi principali derivanti dall’industria 4.0 – vista in chiave attrezzature specifiche per carico/scarico merci, oltre al riconosciuto credito d’imposta, è proprio la possibilità di dotarsi di una soluzione utile per migliorare significativamente l’attività e rendere più efficace il lavoro grazie a questa forte innovazione.
Di seguito solo alcuni requisiti richiesti dal Piano Nazionale industria 4.0
- Controllo per mezzo di PLC
- Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica
- Integrazione con il sistema logistico di fabbrica
- Interfaccia tra uomo e macchina semplice ed intuitiva
- Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute ed igiene del lavoro
I dispositivi di bordo SIPLI FLEET concentrano nelle loro dimensioni ridotte le tecnologie più avanzate nel campo della telematica. Grazie all’elevata capacità di personalizzazione ed al Know How acquisito in oltre 15 anni di esperienza, siamo riusciti ad adeguare oltre 50 diverse tipologie di macchinari ed attrezzature per un totale di oltre 1.000 installazioni ed un valore complessivo di gran lunga superiore a 500MLN di Euro.
Spesso ci troviamo a prendere decisioni con un senso di urgenza e, talvolta, lasciamo cadere le nostre scelte su ciò che è più semplice, o meno impegnativo. Purtroppo, non sempre queste scelte sono accurate e producono il risultato atteso.
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